Questo testo precipita il lettore nelle atmosfere futuribili e stranianti della Neu-Berlin del 1969, metropoli interamente ricoperta da un Grande Vetro che la isola dal resto del mondo, ancora pulsante degli incubi tecnologici e sociali nati dagli orrori dell'ultima guerra: la Grande Guerra. Ma il lettore, chiamato a immergersi in questo mondo alternativo (dove i piani temporali s'incrociano e si risolvono come nella migliore fantascienza americana), fara presto a rintracciare in questo "futuro di un passato che non e stato" le schegge taglienti del nostro mondo e del nostro oggi, e a ritrovare fra gli oggetti d'arte divenuti indizi una straordinaria costruzione narrativa.